visto da Tullio Pascoli
2 Gen 2014
LA PORTA PROIBITA di Tiziano Terzani (Recensione)
L’Agonia del Collettivismo e la Rinascita del Mercato
Pubblicato pure su www.politicamagazine.it
Confesso, non senza un certo imbarazzo, che questo è il mio primo libro di Terzani e devo pure ammettere che non ho mai visto in questo noto autore alcuna inclinazione liberale; anzi, l’ho sempre considerato uno dei numerosi marxisti delusi; un orfano del socialismo, naufrago pentito del collettivismo e, forse, anche un po’ imbarazzato dai relitti ideologici che dagli esperimenti socialisti sono emersi; insomma, uno dei tanti idealisti che si sono resi conto tardivamente come l’ambiguo egualitarismo è solo un’illusione – se non un palese inganno – e, come egli stesso finalmente riconosce, alla fine dei conti, non ha prodotto nient’altro che una mera astratta utopia. Egli è uno dei tanti idealisti che, invece d’inseguire tutte quelle loro inutili teoriche chimere, forse, farebbero meglio a riconoscere, se non addirittura, abbracciare pragmaticamente l’individualismo come virtù, di cui scrive la libertaria Ayn Rand; invece, loro malgrado, preferiscono perseverare, rifugiandosi nella nuova astrazione, quella religione ideologica dell’ecologismo, o dell’ ecomunismo – come qualcuno ha voluto definire questa originale specie di dottrinaria fede nell’apocalittico ambientalismo, sempre all’arrembaggio, magari, in compagnia di un velleitario compagno di piantone del tipo José Bové.
26 Dic 2013
OMBRE SULLA VIA DELLA SETA di Colin Thubron – (Recensione)
Sempre interessato alla storia ed alle rispettive origini dei Popoli – chiamiamoli – “esotici”, soprattutto di antichissime tradizioni quali quelli che popolano zone da noi poco conosciute, ho letto con immensa curiosità questa opera. Infatti, pur avendo fatto numerose volte il giro del mondo, recandomi, fra l’altro, decine di volte in India e Cina, confesso con non poca frustrazione, di non aver mai visitato molti Paesi dell’Eurasia, cosa che spero di avere ancora il tempo di fare. (altro…)
7 Dic 2013
LE INCOGNITE DELLA POLITICA ITALIANA
Pubblicato pure su www.politicamagazine.it
La politica italiana non cessa di sorprendere tanto gli “specialisti” più preparati ed attenti, come pure i migliori aspiranti profeti dello scenario politico nostrano. Ora che i nostri ossessionati politicanti sono “finalmente” riusciti – almeno per il momento – a liberarsene, anche se non è ancora del tutto scontato che l’eliminazione del loro principale avversario sia davvero definitiva; infatti, già altre volte il temuto rivale ha subito inattese sorprese, ma ha sempre saputo reagire, riemergendo dalle sconfitte. Certo, in questa alleanza – o possiamo parlare di connubio – ci stanno ostinatamente provando con l’attivissima partecipazione dei soliti implacabili magistrati politicamente orientati che già annunciano nuove minacce ed anche altri processi per consacrare il colpo mortale, e non è assolutamente escluso che a medio termine nuove sentenze già annunciate, seguiranno a quella ormai consumata. Questo, con il preciso scopo, apertamente dichiarato, di arrivare alla conclusione finale di un ventennio; quello delle interminabili, quanto dubbie e controverse iniziative investigative e giudiziarie che hanno caratterizzato, condizionando la nostra politica a danno pure della nostra sensibile economia. Ma il “nemico”, nonostante l’età, mostrandosi altrettanto pervicace, resiste e non dà segni di arrendersi così facilmente. (altro…)
28 Set 2013
I Pragmatici e gli Idealisti…
Pubblicato pure su www.politicamagazine.it
La pubblicazione dell’intervista di Antonio Zichichi data a Gianluca Veneziani su LIBERO a proposito delle responsabilità umane per l’inquinamento ed il riscaldamento globale, in cui il prestigioso scienziato italiano ridimenziona l’ormai usurato paradigma tanto caro ai teorici ambientalisti, chiarisce infatti che per la scienza i fenomeni dei cambiamenti meteorologici non dipendono dall’azione umana; perciò, mi pare una buona occasione per riproporre una mia pubblicazione di qualche tempo fa:
Ormai, ad ogni giorno che trascorre, i media ci assediano con drammatizzazioni sui cambiamenti che da qualche decennio il clima subisce; ed in modo indiscriminato indicando gli industriali come principali responsabili, i quali – anche se non tutti, per un certo periodo – in rapporto a conservazione e rispetto dell’ambiente, effettivamente, si sono mostrati negligenti; ciò che, naturalmente, aiuta ad eccitare acriticamente risentimenti popolari, soprattutto, fra i meno preparati, oltre agli abituali adepti del culto dell’ invidia. In questo contesto, quindi, i soliti eterni oppositori dell’economia di mercato, i negazionisti del circolo virtuoso dello sviluppo, gli avversari del progresso, del consumismo, ed insomma della modernità, intervengono attivamente, mettendo sotto accusa ogni genere d’innovazione e sentenziano, in maniera particolare, contro l’evoluzione tecnologica, condanne contro il cambiamento che in questi anni anche nel campo della ricerca genetica, si è riusciti a raggiungere, beneficiando anche le tecniche delle colture e con ciò l’economia agricola stessa. Del resto, se vogliamo migliorare ed aumentare la produzione agricola, ridurre l’impatto sulla natura, assicurando alimenti alle moltitudini non solo di oggi ma anche di domani, non possiamo nemmeno rinunciare agli esperimenti scientifici che il settore richiede. (altro…)
15 Set 2013
QUANDO ABBIAMO SMESSO DI PENSARE? di Irshad Manji (Recensione)
L’Islam moderato contro quello radicale
Pubblicato pure su www.politicamagazine.it
Sono un incurabile sostenitore delle diversità e dei valori che da queste derivano; infatti, tutti gli individui nascono e crescono in momenti, ambienti e luoghi particolari; sviluppano esperienze con sensibilità e sentimenti specifici che permetteranno di vedere, concepire ed interpretare la realtà in maniere sempre del tutto differenti, anzi, uniche. In fondo, noi non interpretiamo la realtà sempre allo stesso modo; mentre tutto cambia attorno a noi, realizziamo ogni giorno nuove esperienze e di conseguenza concepiamo nuovi riflessi ed aspetti della realtà in costante mutazione.
Di fatto, nella loro convivenza, gli individui affrontando problemi, ostacoli e conflitti sempre diversi; nei propri dubbi cercano e trovano risposte e soluzioni che considerano adeguati in tempi e modi distinti; allora, nascono concezioni, lingue, culture, tradizioni, e perfino gastronomie speciali che tendono a rinnovarsi; insomma, formando identità tipiche, ognuna delle quali in grado di colmare deficienze, costituendo un insieme di “complementi” compensatori delle lacune e dei limiti che caratterizzano ogni singola collettività, Nazione ed etnia. Così, nella loro opportuna e necessaria interazione, ognuno di questi può apportare un suo piccolo granello di sabbia a contributo dell’insieme e, di riflesso, anche ai cambiamenti ed allo sviluppo continuo, di nuove conoscenze peculiari che vengono ad arricchire non solo il singolo, ma aggiungono ed uniscono valore a tutto il patrimonio cognitivo dell’umanità intera. (altro…)
4 Ago 2013
Siamo o non siamo razzisti?
Pubblicato pure su www.politicamagazine.it
Il tema del razzismo italiano, grazie al pubblico e poco onorevole “contributo” di certi militanti della Lega, di cui noi liberali italiani non possiamo certamente essere fieri, purtroppo è improvvisamente tornato di attualità e riempie ormai con vergognosa regolarità le prime pagine della nostra stampa. In questo contesto fa onore l’iniziativa di Tosi, sindaco di Verona, che pubblicamente chiede scusa per le scandalose manifestazioni di alcuni membri del suo partito. Per cui, vorrei rieditare con qualche piccola attualizzazione, un mio vecchio articolo pubblicato allora su di un altro sito liberale. Anche perché le tristi ed attuali tendenze danno ragione a quanto scrivevo nell’ormai lontano Luglio del 2005:
Sul sito www.legnostorto.com, in questi giorni si è riaccesa la solita polemica sulla delinquenza degli immigrati e trovo deplorevole che tutto un coro di intolleranti si manifesti indiscriminatamente contro gli stranieri che – con il loro operato – vengono a contribuire al nostro benessere, così come i nostri connazionali, negli ultimi due secoli, hanno contribuito al benessere di numerose Nazioni nel mondo e, come avviene oggi da noi, dovevano subire scandalosi attacchi ed analoghe e ingiuste accuse in cui si faceva di ogni erba un fascio, senza le doverose distinzioni. (altro…)
1 Giu 2013
Pubblicato pure su Liberal Café http://www.liberalcafe.it/index.php/author/dataplug/
Pubblicato pure su www.politicamagazine.it
Fino a poco tempo fa, molti sociologi del pessimismo si chiedevano se il nostro benessere non ci avrebbe condotto verso il vicolo cieco del nichilismo; infatti, le nuove generazioni, ormai in grado di soddisfare tanti desideri e, avendo fin troppe scelte soddisfatte, stavano perdendo perfino le più lecite ambizioni e, non pochi individui, di fatto, si rifugiavano nelle esperienze più stravaganti dei vizi e della droga. Ma gli individui hanno bisogno di perseguire mete e come la grande scrittrice Ayn Rand insegna, l’ambizione e l’egoismo non sono vizi, bensì virtù; virtù biologiche; infatti, è attraverso fame, necessità, paura che l’umanità è giunta a questo progresso. Inoltre, se non avessimo sofferto la fame; se non avessimo avuto incertezze; se non conoscessimo il timore, in noi non si sarebbero formati i sensi di responsabilità né di prudenza.
5 Apr 2013
Pubblicato pure su www.politicamagazine.it
Cambiano i volti, ma le apparenze si assomigliano.
Per alcuni la storia si ripete; in tal caso dovrebbero poter prevedere gli eventi; noi liberali, però, crediamo che in questa esistenza niente si ripete e, pertanto, sosteniamo che non è possibile profetizzare l’incerto avvenire. Quale sarà l’evoluzione politica del nostro Paese? Mah, l’unica cosa che possiamo affermare è che ci troviamo su di una strada complicata e poco illuminata; già, ci mancando i lumi. (altro…)
16 Feb 2013
Compendio Storico della Genialità Tedesca
DIE GENIES DER DEUTSCHEN di Joachim Fernau (Recensione)
Ogni etnia, ogni Nazione, città, valle, comunità o famiglia, è fiera di poter valorizzare i propri migliori figli e non c’è assolutamente niente di negativo quando se ne esaltano le gesta, sublimando le proprie tradizioni, potendo in questo modo alimentare i lumi delle proprie identità. Famose, a questo proposito, sono le odi che Ugo Foscolo ha dedicato all’idea di mantenere vivo il ricordo dei meritevoli Dei Sepolcri. L’abito di esaltare la fama dei propri eroi, artisti, inventori e così via, a volte è utile come un toccasana proprio a quei Popoli che, in determinate circostanze, hanno dovuto subire l’umiliazione di severe sconfitte, com’è il caso della Germania.
Joachim Fernau che si era arruolato nelle truppe delle SS come volontario, in qualità di corrispondente di guerra, trasmetteva con entusiasmo gli allori dell’avanzata nazista sul fronte orientale, ma aveva cercato di mascherare gli insuccessi subiti dalla controffensiva dell’Armata Rossa che iniziavano ad anticipare la definitiva disfatta di Hitler. Poi, con il Reich ormai agli estremi, nel ‘44, provocava scalpore in modo particolare quando, alla vigilia dell’epilogo conclusivo finale del conflitto, aveva annunciato la novità di un’arma mortifera che avrebbe distrutto tutta l’Inghilterra… Perdoniamogli certe leggerezze di contingenza; infatti, questo fa parte del contesto di un lontano passato e qui vorrei solo commentare uno dei suoi libri, quello sulle “genialità” tedesche con cui egli, probabilmente, intendeva riscattare le umiliazioni subite dai Tedeschi nei due ultimi conflitti armati mondiali. (altro…)
23 Gen 2013
E LA NUOVA MINACCIA
TRASFORMAZIONE DELLA DEMOCRAZIA
di Vilfredo Pareto (recensione)
Pubblicato pure su www.politicamagazine.info
La lettura di questo saggio, mi sembra particolarmente utile in questi tempi, infatti, può servire da lezione ed ancora meglio da ammonimento visto che nuvole oscure di non buon presagio si stanno avvicinando nel cielo del Bel Paese… e nessuno può predire ciò che ci possiamo attendere da questo nostro confuso quadro politico del momento, favorevole solo ai demagogici strilloni populisti di piantone.
Con questo saggio – anche se un po’ datato – scritto poco tempo prima che il fascismo assumesse il potere in Italia, Pareto ci può giustamente fornire buone spiegazioni delle ragioni che hanno prima generato il clima favorevole, poi accolto i reazionari sotto uno scroscio di applausi da parte del pubblico italiano – e non solo – stanco del disordine che al termine della Prima Guerra Mondiale regnava in Italia, ma che si stava diffondendo un po’ in tutta l’Europa, quando la gente assisteva impotente e spaventata all’aggressività ed alle incursioni della sinistra, energicamente stimolata ed incoraggiata dalla rivoluzione bolscevica, mentre mediocri governi, svigoriti anche da un’economia in forte crisi, avevano perso tanta autorità quanta prepotenza, esibivano i sindacati con una parte dei loro tracotanti attivisti indottrinati. (altro…)