IL SOLE.  UNA BIOGRAFIA – di David Whitehouse (Recensione)

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Il Sole, fin dalla più remota antichità, ha da sempre stupito ed affascinato gli umani che lo osservano come un misterioso fenomeno in cui si cela il più arcano potere che domina assoluto nel cielo e di giorno dà inizio ad ogni nostra nuova giornata, mentre di notte sembra farsi sostituire dal suo assistente la Luna. E’ proprio da questi astri che nascono le nostre religioni, due fonti di Luce che si alternano: una che abbaglia e ci osserva e che feconda; l’altra che veglia su di noi e conserva, mentre il Sole si riposa. Due fonti di Luce, dunque che si alternano e puntualmente si rinnovano ad ogni nuova frazione di tempo, dando ad esso una ben precisa dimensione.Con questa sua opera, Whitehouse, non presenta solo un’elementare biografia, ma propone un’autentica lezione di astronomia; un trattato pedagogico per profani che qui possono finalmente accedere a segreti inaccessibili fino a poco tempo addietro; dati che ci fanno capire come è composta e come funziona e si rigenera la più importante fonte energetica del nostro sistema, senza la quale la vita organica sul nostro pianeta, semplicemente, non sarebbe possibile.

Un’opera che –  dati i tempi -, da un determinato punto di vista, è certamente da raccomandare, soprattutto ai disorientati orfani del collettivismo i quali, dopo essere stati sconfessati dalla storica realtà – dopo la caduta del Muro della Vergogna di Berlino -, avendo visto svanire la validità dei loro dogmatici argomenti che la loro dottrina con tutta la sua retorica di una deleteria ideologia equivoca, ha ambiguamente sostenuto per decenni. Essi annunciavano profezie che avrebbero portato alla realizzazione della società perfetta e fraterna. Ma quella meta, che prometteva un utopico sogno e che confondeva gli ideali di quelle loro puerili idealistiche illusioni con la più concreta realtà, continuava pur sempre lontana, dovendo essere periodicamente rimandata ad un eterno avvenire.

Ed ora si illudono di aver ritrovato nuove speranze che depositano in una specie di religione ritrovata ed allora tornano all’arrembaggio nella vana ricerca di una nuova identità nel “naturalismo”. Così, si aggregano ai contestatori di turno; quelli della “nuova fede” dell’ecologismo militante, nell’estremo – ma inutile – tentativo di recuperare parte dei delusi seguaci persi strada facendo, fra un pubblico che aveva ingenuamente creduto nelle loro utopiche dottrine

Questo opportuno compendio divulgativo non è stato scritto da qualche intellettuale idealista o da un giornalista indottrinato, né da qualche ambiguo politico al servizio di interessi ideologici particolari, ma da un ricercatore che ha professato l’astronomia ed alla quale ha dedicato più di una pubblicazione. Qui egli ci insegna come funzionano ed agiscono le macchie solari che tanto influenzano il nostro clima. Spiega come le correnti di plasma solare, raggiungendo il nostro sistema e si ripercuotano sulla vita terrestre; chiarisce come l’attività solare ugualmente, da diversi miliardi di anni, condiziona interi cicli climatici, alternando periodi di intenso caldo tropicale ad ere glaciali; espone come questi fenomeni fin da un lontano passato continuano a trasformare il nostro pianeta. Infatti, in questa esistenza niente è statico e tutto è in perenne movimento ed evoluzione. Ragione per cui il nostro Pianeta vive periodi in cui la superficie della Terra si copre di vastissime zone a vegetazione lussureggiante per poi ibernare sotto immensi strati di ghiaccio anche per lunghissimi periodi delle più che note ere glaciali. Allo stesso modo come questi cambiamenti si sono sempre prodotti, essi si potranno riprodurre anche in avvenire, senza che li si possano prevedere in anticipo, a breve o media scadenza. Fenomeni, dunque, che sono sempre esistiti e che continueranno a rinnovarsi, indipendentemente dall’azione umana. E non è per caso che anche attualmente assistiamo ad un lento ma reale cambiamento delle temperature che dipendono, appunto, da queste attività del Sole.

L’opera fornisce un’enorme quantità di dettagli e se proprio volessimo cercare dei difetti, forse, l’autore ha peccato con eccesso di descrizioni particolareggiate che a volte ripete. Ma non è detto che ciò non risulti utile a rafforzare e a definitivamente squalificare quelle responsabilità che i militanti della radicale politica mancina si ostinano ad attribuire alle industrie in generale ed al capitalismo in particolare, accusando l’iniziativa privata di generare gli effetti del surriscaldamento globale di questi nostri tempi. Del resto, come spiegherebbero i fenomeni che nei millenni passati hanno tanto modificato non solo il clima, ma anche la stessa vita biologica sulla Terra? Come addossare responsabilità ad una classe imprenditoriale, “insensibile ed egoista” per quelle mutazioni dell’antichità? Infatti, il capitalismo, a quei tempi, così come ce lo vogliono descrivere i suoi detrattori, non era ancora stato inventato, anche se una certa iniziativa da parte degli individui, nel corso della storia più antica, non è mai mancata nemmeno fra le popolazioni più primitive. Ed anche se, già allora, le comunità arcaiche si avvalevano delle fonti energetiche combustibili, ma ovviamente non c’erano ancora gli odiati industriali che generavano energia per le loro produzioni consumando grandi quantità di carbone o di petrolio come oggi…

Questo è, dunque, un saggio che può spiegare molte cose, anche se personalmente, mi aspettavo che l’autore ampliasse un po’ di più l’aspetto dell’importanza del Sole nella formazione del nostro pensiero e delle nostre religioni. Io immaginavo, e lo avrei gradito, che lo studioso avesse dedicato molte più pagine alla mitologia del Sole; alla storia dello sviluppo della fede. Infatti, la nascita di credenze nella misteriosa forza dalla quale poi si sono sviluppate gran parte delle diverse religioni praticate fino ai nostri giorni, la nostra inclusa, si sono originate guardando al bagliore del Sole; e ciò spiega pure il concetto di paradiso, il motivo per il quale quel mitico luogo che seconde al nostra tradizione sarebbe ubicato in alto, oltre il campo visivo umano, in cielo. Non è per caso che è dall’alto che proviene la Luce che illumina le nostre giornate e che puntualmente si rinnovano.

Perciò, è dall’osservazione del Sole che le religioni solari vedono nel firmamento il luogo da dove proviene la Forza, la Potenza e l’Energia suprema che avrebbe dato inizio ad ogni cosa. La “Luce” proviene dal cielo e con i raggi che costituiscono anche lo spirito, si illumina l’ambiente che ci circonda ma anche le nostre menti.

L’astro divino, sempre, secondo il mito, è la fonte di ogni cosa; il suo calore fa germogliare e crescere la vegetazione, ma riscalda anche i nostri cuori rinnovando le speranze di una nuova giornata feconda. Da qui nasce anche il concetto di divino, da cui provengono le diverse credenze nella divinità che cambia nome a seconda delle diverse zone e secondo le interpretazioni dei Popoli che ne interpretano l’essenza. E’ da questa fonte di Luce e di calore che provengono anche gli dei che tanto hanno condizionato le distinte civiltà di ogni dove sul nostro pianeta.

Allora, a questo Mistero si attribuiscono quelle sembianze umane di Zeus che assume le forme antropomorfe per poi diventare il Deus immortale ed eterno della nostra particolare – ma anche di molte altre – civiltà. Ed infatti, coloro che con le loro preghiere pretendono rivolgersi a Dio, alzano gli occhi od il pensiero verso l’alto, da dove proviene appunto “l’eterno” vigore della Luce del giorno e della Luna di notte, quando il sole si nasconde. Sotto questo aspetto, io mi era atteso qualcosa di più, ma il libro rimane oltremodo istruttivo ed interessante.