LETTERA APERTA DIRETTA AL CORRIERONE
DEDICATO ALLA SIGNORA CHIARA SEVERGNINI

Avevo iniziato a leggere l’ennesimo attacco al Brasile, che sfrutta la nuova onda mediatica contro un regime che non aggrada i simpatizzanti della Sinistra; questa volta da parte della Signora Chiara Severgnini; ma, quando sono arrivato alle ennesime grottesche affermazioni, come quella che l’Amazzonia sarebbe il polmone del Pianeta ecc. ecc., ho rinunciato a proseguire. 

Qualcuno spieghi a questa signora che il polmone della Terra è costituito dagli oceani, i quali con 2/3 della superficie, alimentano l’atmosfera di ossigeno generato soprattutto dalle alghe. È inverosimile come l’esercito degli ambientalisti riesca ad ingannare tanta gente e far scrivere assurdità anche agli organi mediatici che una volta godevano di grande prestigio. E non ci cascano solo contumaci sinistroidi come Rocco Cotroneo, ma perfino presunti liberali come Francesco Cancellato che sembra essersi convertito alla nuova religione verde. 

Non c’è da sorprendersi, quindi, se la gente non si fida più dei giornalisti, acquistando sempre meno giornali che ogni giorno, esagerando annunciano scandali che poi il giorno seguente devono ridimensionare, rivelando quanto risultano fallaci.

Purtroppo, l’ignoranza, ormai, sembra predominare al punto che importanti giornali danno credito perfino ad un’ingenua ragazzina scandinava, troppo innocente ed indottrinata per rendersi conto delle fandonie che i suoi stessi genitori, ambientalisti militanti, le hanno messo in testa. Come ignorare o tacere di proposito che l’OC2 non è un veleno ma che è l’alimento della vegetazione e senza tale elemento non esisteremmo nemmeno; come non riconoscere che la leggenda dello strato di ozono è un’autentica invenzione ormai confutata dagli scienziati che lo dichiarano apertamente? 
 
Gli incendi, Signori del CORRIERONE  sono sempre esistiti in tutto il mondo ed in Brasile NON sono aumentati dell’85%; lo capirà la gentile signora? Per favore, che si informi meglio prima di esporsi a certe brutte figure con chi conosce la reale situazione. Del resto, quando gli incendi minacciavano i boschi italiani, greci e portoghesi od in California, chi osava scrivere che gli incendi erano o sono aumentati dell’85% anche in quelle zone? 
 
Inoltre, perché citare specificamente il Brasile? Per caso, perché c’è il presidente Bolsonaro, della Destra che ha avuto il merito di sconfiggere la Sinistra dei neocollettivisti – campioni mondiali di corruzione -, salvando il Brasile dal devastante disastro che  sta già distruggendo un Paese ricco ed in passato oltremodo prospero come lo erano il Venezuela o Cuba, l’allora Perla dei Caraibi? E guarda caso, non si cita la Bolivia, dove, di fatto, stanno bruciando 500.000 ettari di foresta amazzonica, soprattutto in seguito alla stagionale siccità, generata da due prolungati mesi senza pioggia. Ma, già, in Bolivia c’è il sinistro mancino Evo Morales, un socialista che bisogna preservare… 
 
Del resto, lo scriveva già oltre un secolo e mezzo fa Frédéric Bastiat, come i comunisti son soliti a “parlare di ciò che si vede e tacere su ciò che non si vede”; niente di nuovo, dunque, sotto il sole, il quale, sì, ciclicamente contribuisce – con l’azione delle sue macchie solari -, condizionando il clima, insieme a numerosi altri fattori sui quali, egregi Signori dell’esercito ambientalista, notoriamente, male informati – quando non sono in mala fede -, gli umani non hanno assolutamente nessun potere. 
 
Basta vedere il caso del geniale presidente Macron che con la finalità di proteggere i suoi agricoltori, incapaci di concorrere con la produzione agricola brasiliana, e per distrarre i Francesi dai problemi denunciati dai suoi detrattori dai “colletti gialli” e dal suo singolare rapporto con una sua guardia del corpo, oltre a continuare l’ambiguo indiretto intervento in Libia, ora se la prende con il Brasile, minacciando di sospendere gli accordi con l’Unione Burocratica Europea, dove per sostenere 2% della sua Popolazione attiva nell’agricoltura, concede sovvenzioni alle loro produzioni che poi, il 98% della Popolazione restante deve pagare, creando oltretutto una sleale concorrenza ai Popoli dell’Africa che hanno ben altra vocazione agricola, stimolando la fuga della loro gente, per invadere Paesi più prosperi, fenomeno che anche quello è sempre esistito fin dall’antichità…
 
E nello specifico, quei valori destinati ai sussidi all’agricoltura potrebbero essere ben meglio applicati alla ricerca ed all’innovazione tecnologica per lo stesso settore agricolo, dove i soliti seguaci della nuova religione ecologica, si oppongono allo sviluppo delle nuove tecnologie che la scienza proporziona altrove.
 
Ma per tornare al “bravo” Macron – e non solo a lui -, proprio in questi giorni si pubblicano fotografie di incendi che non sempre sono della stessa Amazzonia e, particolarmente, proprio Macron arriva a diffondere addirittura una vecchia foto di un incendio della foresta amazzonica, scattata da Lorry McGrant (National Geographic), il quale è morto nel 2003… 
 
Distintamente,
Tullio Pascoli