LA SFIDA. SE LA CINA CAMBIA IL MONDO
di Erik Izraelewicz (Recensione)
Già dal titolo stesso si deduce che l’autore s’è ispirato alla – possiamo ben dire – profetica opera: QUAND LA CHINE S’EVEILLERA LE MONDE TROMBLERA (Quando la Cina si sveglierà il mondo tremerà), scritto da Alain Peyrefitte nel lontano 1973, quindi ancora prima che Mao Zedong e la famosa Banda dei quattro uscissero di scena, cedendo lo scettro all’artefice della Rivoluzione Economica cinese, Deng Xiaoping. Infatti, l’ex Ministro di De Gaulle, dopo aver a lungo vissuto in Cina, Unione Sovietica ed in altri Paesi allora comunisti, già ci parlava di quella potenziale futura grande potenza. Non per niente, in un periodo in cui nessuno se lo sarebbe mai potuto immaginare, sorprendentemente, egli ipotizzava che nel caso in cui questo ancora sconosciuto gigante asiatico si fosse adeguato al modello occidentale, non solo avrebbe sorpreso il mondo intero, ma nessuno lo avrebbe più fermato. Ed è ciò che sta avvenendo proprio in questi decenni sotto i nostri occhi con una sbalorditiva crescita a due cifre all’anno, diventando la seconda potenza economica mondiale. Continua »
TRE TAZZE DI TÈ di Greg Mortensen/David Relin (Recensione)
Ecco una storia di un eroe; di un autentico eroe che dimostra al mondo come la solidarietà è una pratica che si realizza spontaneamente, partendo da noi, dall’iniziativa individuale al di sopra delle ideologie di partito. Continua »
L’ERRORE DI CARTESIO di Antonio Damasio (Recensione)
Con questo bellissimo saggio lo scienziato portoghese restituisce alla nostra specie la sua vera dimensione umana, contestando il noto criterio di Cartesio, secondo cui l’uomo pensa e pertanto esiste. Damasio afferma, invece, e lo dimostra tecnicamente, ma con un linguaggio estremamente comprensibile, come in realtà l’uomo non esiste solo perché ha la facoltà di pensare ma, al contrario, ha la facoltà di pensare per il semplice fatto che esiste. Continua »
LA SCIENZA NEGATA. IL CASO ITALIANO – di Enrico Bellone (Recensione)
Questo saggio è molto utile soprattutto per far riflettere l’intellettualità di sinistra e quella particolare classe politica sempre pronta ad imporre sacrifici ai cittadini del presente concreto e noto in funzione d’un ipotetico avvenire del tutto incerto; così, il loro modello permette di rinnovare all’eterno promesse che non si manterranno; da anni scommettono su teorie ed utopie, alimentate artificialmente da dottrine ideologiche piuttosto di dar credito ai risultati pratici della realtà vissuta al momento. Bellone fornisce una lezione capace di sensibilizzare anche la categoria accomodata sui sussidi ed indifferente alla minaccia dei ricatti dei produttori di petrolio.
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SOCIALISMO di Ludwig von Mises (Recensione)
Saggio affascinante che – insieme ai capolavori dei connazionali F.A. von Hayek (LA PRESUNZIONE FATALE, LA VIA DELLA SERVITÙ, L’ABUSO DELLA RAGIONE ecc.) e di Karl Popper (LA SOCIETÀ APERTA ED I SUOI NEMICI) ecc. assume straordinaria importanza. Una delle più convincenti difese della tesi dei principi di libera economia. Continua »
QUATTRO PASSI CON I FILOSOFI di Ludwig Giesz (Recensione)
Opera di facile lettura e certamente tanto interessante quanto attuale. Da raccomandare soprattutto a chi, contrariamente alle tendenze che si sono imposte negli ultimi decenni, aspira a meglio comprendere i valori dell’individualismo; l’individualismo benefico e costruttivo. Continua »
Sempre a proposito di razzismo
L’articolo LO SPETTRO DEL RAZZISMO ITALIANO ha suscitato un certo interesse, alcune approvazioni e non poche critiche, dovute pure all’incorretta interpretazione di quanto affermo, per questo mi pare di dover “complementare” l’assunto e chiarire eventuali dubbi. Infatti, non ho mai preteso di giustificare l’immigrazione illegale, né tanto meno la tolleranza alla delinquenza e sono diametralmente contrario ad ogni genere di protezionismo o paternalismo che non misembrando che versioni diverse di discriminazioni e nient’altro che varianti dello stesso razzismo.
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In Italia, si direbbe proprio di sì.
Non ci rendiamo conto che la furbizia, la capacità di uscire da situazioni difficili, d’improvvisare, di adattarsi facilmente alle circostanze, sono tutte qualità dei Popoli poco organizzati? In questi Paesi, infatti, gli individui imparano a mantenersi in equilibrio in mezzo alle difficoltà. Anche noi, dunque, siamo una Nazione di individui che hanno dovuto sfruttare la propria creatività nell’improvvisazione per compensare le quotidiane difficoltà, dovendo superare ogni genere di ostacolo nella nostra non sempre serena realtà. Oggi, dopo aver quasi abbracciato un grado di benessere generalizzato decente, buona parte di queste doti sembrano in franco declino. Continua »
La palla di piombo al piede
L’eccellente articolo di Emilio Palazzi merita un commentario più completo; egli giustamente mette il dito in una ferita dolorosa e di difficile cura. Anch’io in questi giorni ho avuto modo di esprimere e di ripetere idee similari proprio su queste pagine di LS. Ho anche ripetuto, ricordando che pure in Francia, come da noi in Italia, ci si chiede “cosa fare per uscire da questo vicolo cieco?” Continua »
La paura dei miracoli asiatici
Opero con i Cinesi – ma anche con gli Indiani – da oltre un decennio. Ho visto le loro tristi città invase da mendicanti, da vecchie biciclette e da vacche rachitiche che mangiavano ed in parte mangiano ancora i rifiuti anche di carta e di plastica per le strade. Sono felice di apprendere che in Cina oggi ci sono oltre dieci milioni di multimilionari; sono felice di sapere che gli Indiani hanno i migliori ingegneri e fra i migliori medici al mondo e che nessuno li batte più sull’informatica. Sono felice di seguire il loro progresso fatto dallo sviluppo e di una politica economica liberalizzante. Il loro sviluppo è semplicemente straordinario ed io lo applaudo con il massimo gaudio; esso è frutto della competenza come pure dell’aggressività commerciale e dell’entuasiasmo prodotti dalla legge del MERITO. Una legge che da noi, purtroppo è stata distrutta. Continua »