visto da Tullio Pascoli
20 Mar 2016
4 Feb 2016
Infatti, questo è un assunto che diversi anni fa io stesso avevo trattato sul sito www.legnostorto.com esprimendo il mio rammarico per il modo in cui la nostra bellissima lingua veniva già allora maltrattata; e trascorsi alcuni anni, purtroppo, mi sembra che si debba riconoscere come non solo le cose non siano migliorate, ma al contrario, sembrerebbe che ci stiamo rassegnando ad una specie di indigesta “bastardizzazione” capace di trasformare la bella lingua del sublime Poeta in un linguaggio che sempre più si avvicina ad una forma di mediocre Esperanto male riuscito… Pertanto, dal momento che condivido perfettamente i suoi argomenti, desidero manifestare qui pubblicamente la mia più sincera solidarietà con il seguente commentario: (altro…)
9 Gen 2016
Pubblicato pure su www.liberalcafe.it
IL MANIFESTO DI VENTOTENE di Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi (Recensione)
L’Europa di pochi…
Nato e cresciuto non lontano dai confini del nostro caro Paese, convivendo intimamente con due culture totalmente distinte, comunicando con i parenti in una lingua, praticandone un’altra in famiglia, ho sempre coltivato l’idea che le differenze etniche, linguistiche e di identità – al pari delle differenze genetiche – che ci distinguono, non sono ostacoli capaci di dividerci in confronti antagonistici, bensì particolari caratteristiche che dovrebbero costituire, invece, utili punti d’incontro fra diversi che ci possono, al contrario, unire e che, se proprio non ci completano, almeno, aggiungono reciprocamente valore e, pertanto, nella misura in cui assimiliamo o trasferiamo parte di tali proprietà, ci possono rendere sicuramente più ricchi; infatti, il patrimonio più importante che un individuo – e di riflesso la comunità – possiede è la conoscenza che, in un circolo virtuoso aumenta e valorizza ulteriormente le stesse diversità; è quello che i liberali chiamano “Capitale Umano”. (altro…)
5 Dic 2015
Pubblicato pure su www.liberalcafe.it
ELEZIONI PRESIDENZIALI ARGENTINE
Il Riscatto di una Nazione
Che gli Argentini, ormai stanchi della disastrosa gestione Kirchner, ansiosi di indicare una nuova direzione alla propria politica con il proprio voto, era già più che evidente; infatti, già al primo turno delle elezioni presidenziali svoltesi il 25 Ottobre, le tendenze mostravano chiaramente un evidente desiderio di cambiamento. Non per niente, non solo le candidature del liberale Mauricio Macri e di Sergio Massa, fondatore del Frente Renovador – già da tempo in dichiarato dissenso con la Kirchner -, hanno insieme sommato 50% delle preferenze in più del candidato del Governo uscente, ma perfino lo stesso Daniel Scioli rappresentante della “Presidenta” aveva in modo chiaro optato per un poco dissimulato discorso indipendente nei confronti della poco amata attuale governante che per difendersi dalle critiche della stampa aveva perfino monopolizzato la produzione della carta destinata ai giornali dell’opposizione. (altro…)
10 Set 2015
Pubblicato pure su www.liberalcafe.it
3 NEW DEAL di Wolfgang Schivelbusch (Recensione)
Sinistri e Destri accumunati.
Per i soliti simpatizzanti degli interventi pubblici nell’economia, la nota onda riformatrice del presunto virtuoso New Deal, a suo tempo, imposta negli Stati Uniti dal presidente Franklin Delano Roosevelt, sono ancora oggi considerati un utile esempio che la politica statalista dovrebbe seguire. Il poco ortodosso personaggio, invece, con quelle sue astratte misure, più retoriche che pragmatiche, lungi dal correggere le vere cause della crisi, invece di sanare gli effetti della Grande Depressione, impressionato dalle allora controverse trasformazioni e tendenze in corso in Europa – per le quali egli aveva nutrito un entusiasmo per niente celato -, non aveva fatto altro che condizionare ulteriormente la già depressa economia americana.
Lo fanno notare, fra gli altri, diversi importanti economisti che in distinte analisi hanno concluso che con quelle iniziative, amministrando al male un rimedio sbagliato, invece di ricorrere agli antidoti più adeguati, aveva solo allungato la difficile “convalescenza” della grave crisi che si era formata durante la gestione del suo predecessore e che poi si era allargata praticamente al mondo intero. (altro…)
5 Lug 2015
Pubblicato pure su www.liberalcafe.it
Contro una certa retorica spicciola
Sembra che ormai qualcuno in giro per i diversi motori del WEB, guidato da un incurabile endemico provincialismo – che è anche tipico del nostro caro Paese -, si stia sbizzarrendo in una superficiale specie di canto del cigno, sforzandosi ad osannare regimi, – a dir poco – di scarsa vocazione democratica, per non definirli assolutamente dispotici e palesemente illiberali; infatti, non esitano ad applicare veri metodi tirannici nel vano tentativo di sperimentare nuove variazioni del socialismo altrettanto effimere, adottando duri metodi autoritari repressivi e rinchiudono, in carcere non solo dimostranti che conclamano i propri diritti alle confiscate libertà, ma addirittura anche gli scomodi rappresentanti politici dell’opposizione legittimamente eletti che si appellano alla democrazia. (altro…)
9 Giu 2015
Pubblicato pure su www.liberalcafe.it
THIS LADY IS NOT FOR TURNING a cura di Stefano Magni (Recensione)
La Buona Cura… e la Thatcher che ci manca
Non tutti i giovani hanno un ricordo vivo di chi è stata la Dama di Ferro, ma la storia le riserverà certamente uno spazio molto particolare per tutte le misure che ha saputo imporre grazie ad una visione quasi rivoluzionaria della modernità, in totale controcorrente con le tendenze che condizionavano la politica in Europa. (altro…)
30 Mag 2015
CON O CONTRO RENZI…
Se il tema dovesse essere quello di anticipare una specie di bilancio di ciò che ci si aspettava da Renzi e ciò che, di fatto, è stato realizzato dal nostro giovane Presidente del Consiglio, la lettura che se ne può fare dipende anche dalla particolare visione che ognuno di noi ha e dal significato e soprattutto dal valore che si può attribuire al lavoro che fino a qui è stato svolto. Per la soggettiva interpretazione di un liberale come me, ai sensi più pratici, è possibile sostenere che avremmo certamente potuto avanzare un po’ di più; invece, per chi ha una visione – diciamo a loro modo – “progressista” nel senso socializzante, forse, c’è stato addirittura un peggioramento, se non proprio quasi un tradimento. (altro…)
13 Set 2014
O Confronti di Antagonismi Epocali?
Il controverso paradigma del cosiddetto Scontro di Civiltà ipotizzato allo scadere del secolo scorso dal noto saggio di Samuel Huntigton, sembra emulare un po’ il concetto di un’altra opera di similare ispirazione –Tramonto dell’Occidente – teorizzato da Spengler ed introdotto in Italia dall’autore nostrano Evola tuttora noto per le sue inclinazioni razziste, su tesi che saranno opportunamente prese in prestito dai reazionari nostalgici della romanità con le quali pretendevano attribuirsi l’eredità del glorioso passato storico, che l’italica stirpe, legittima depositaria, doveva rivivere con tanto di sfarzo architettonico imperiale e saluto romano del “virtuoso” regime fascista.
Quel periodo è tramontato ed i deleteri risultati che, purtroppo, ne sono derivati li conosciamo abbastanza bene anche se, considerato da un altro punto di vista poco convenzionale, il nazi-fascismo ha, di fatto, salvato l’Europa e forse tutto l’Occidente da un male probabilmente peggiore; infatti, non solo il nostro Continente si stava ormai avviando a lunghi passi verso il collettivismo ma, perfino Roosevelt negli Stati Uniti, guardava con palese ammirazione al modello messo in marcia da Stalin. Infatti, in seguito agli inopportuni interventi nell’economia condizionata politicamente, proprio questo presidente provocherà la grande crisi finanziaria degli anni ’30. (altro…)
24 Mag 2014
Alla Vigilia delle nuove Elezioni…
Da cittadino italiano nato e cresciuto sul confine che separa la zona del Mediterraneo dall’Europa Settentrionale, bilingue dalla nascita, considerandomi cittadino di un mondo aperto, sono sempre stato, fin dall’inizio, europeista convinto. Anzi, mi ero pure illuso che associarsi a Paesi di mentalità distinta e meglio organizzati del nostro, avrebbe contribuito non solo alla sana integrazione con i vari Popoli della futura prospera Unione, ma ci avrebbe anche liberato dall’atavica schiavitù del nostro obsoleto provincialismo; ed avevo nutrito pure la speranza che i nostri politicanti fossero stati indotti a condurre il mio caro e vecchio, ma purtroppo giovane ed immaturo Paese verso una urgente modernizzazione, visto che, per certi aspetti, siamo tuttora immobili nel tempo e parzialmente ancorati a nefaste tradizioni medievali. (altro…)